Le migliori innovazioni viste al CES di Las Vegas

Le migliori innovazioni viste al CES di Las Vegas

Cosa abbiamo davvero visto al CES 2024? Una panoramica concreta

Ogni anno, il CES di Las Vegas promette miracoli tecnologici — e, spesso, si ferma a mostrarli. Ma quando si mette da parte la patina del marketing e si osservano le soluzioni che possono davvero trasformare il modo di fare business, il panorama cambia. In questo articolo, passo in rassegna le innovazioni più solide e promettenti viste al CES 2024. Non vi parlerò di frigoriferi che parlano o di gadget « smart » discutibili: solo tecnologie con un potenziale applicabile nel contesto aziendale.

Tecnologie AI-driven pronte per l’impresa

La presenza dell’Intelligenza Artificiale era ovunque — prevedibile, direbbero in molti. Ma al di là della sovraesposizione, alcune applicazioni del deep learning e dell’AI generativa meritano attenzione.

NVIDIA AI Enterprise ha presentato nuovi tool per la modellazione di dati aziendali real time, con un’integrazione profonda nei flussi ERP. Non un assistente virtuale generico, bensì una piattaforma pensata per fornire insight operativi tangibili in settori come retail, logistica e manifattura.

Un esempio concreto? ThermoSafe, attiva nel settore della catena del freddo, ha implementato il sistema NVIDIA per ottimizzare i tragitti e prevedere guasti nei sensori in base a condizioni ambientali e storico manutentivo. Risultato: -12% nei costi operativi su base annua.

Robotica collaborativa: meno show, più sostanza

La robotica industriale ha vissuto una fase di consolidamento. Al CES si sono visti meno “robot umanoidi” da stand fieristico e più soluzioni cobot orientate alla produttività reale.

ABB Robotics ha presentato una nuova gamma di cobot per PMI manifatturiere. Il focus? Implementazione modulare, interfacce no-code e ROI entro 12 mesi. Miglior esempio pratico: un’azienda californiana nel settore automotive che ha automatizzato il carico dei macchinari CNC in 6 settimane, riducendo gli errori di assemblaggio del 28%.

Interessante anche Neura Robotics, con il suo sistema di visione integrata e apprendimento visuale. Non più semplici “bracci mobili” ma collaboratori adattivi che apprendono velocemente dalle operazioni umane attraverso pattern recognition.

Dispositivi XR orientati al lavoro (e non solo al gaming)

Mentre i visori VR finora si sono mossi ai margini dell’impresa, al CES 2024 è emersa una tendenza netta: lo spostamento verso l’Extended Reality professionale.

HTC VIVE Business Edition si è distinto con una piattaforma pensata per la formazione tecnica e la simulazione industriale. Imprese del settore sanitario, aerospaziale e produzione discreta utilizzano già questi sistemi per ridurre i tempi di training del personale.

Un caso notevole: un’azienda francese nel settore energetico ha ridotto del 40% gli incidenti nei percorsi di formazione per operatori in ambienti ad alto rischio grazie a sessioni immersive su scenari critici.

Altro player interessante è Lynx-R1, con il primo visore AR/VR europeo open-source: un prodotto che interessa soprattutto startup che vogliono integrare la realtà aumentata nei propri software aziendali senza vincoli hardware di terzi.

Mobilità intelligente per l’efficienza logistica

Il settore automotive ha portato al CES una visione più orientata all’ottimizzazione dei processi piuttosto che al mero veicolo connesso.

ZF Group ha implementato sistemi AI per il monitoraggio predittivo della manutenzione nei veicoli commerciali, utilizzando sensori embedded e analisi cloud-based.

Una catena di distribuzione tedesca ha integrato questi strumenti nella propria flotta, risparmiando in media 4000 euro annui per mezzo, grazie alla prevenzione delle rotture fuori ciclo e alla programmazione intelligente della manutenzione.

Altro elemento degno di nota: i veicoli modulari presentati da REE Automotive, che offrono un pianale piatto completamente elettronico e scalabile. Un vantaggio per chi opera in settori con esigenze logistiche variabili, come il trasporto farmaceutico o l’e-commerce urbano.

Smart building e IoT industriale: meno hype, più efficienza

La domotica ha finalmente fatto un passo oltre l’app “che spegne le luci”: al CES si parla ora di edifici intelligenti orientati al controllo dei costi e delle prestazioni energetiche.

Bosch Building Technologies ha presentato una suite basata su edge computing per il monitoraggio ambientale in ambito B2B. Sensori termici, acustici e luminosi lavorano in sinergia per regolare automaticamente i sistemi HVAC in base alla presenza reale. In un pilot presso un campus universitario in Germania, il sistema ha ridotto gli sprechi energetici del 18% in soli 4 mesi.

Anche Siemens Smart Infrastructure ha guadagnato attenzione: la sua piattaforma Xcelerator permette di simulare scenari di consumo e ottimizzazione in ambienti industriali — con dati in tempo reale e modellazione predittiva.

Startup: poche, ma molto concrete

Le startup al CES soffrono spesso della “sindrome del pitch vuoto”. Tuttavia, alcune realtà incontrate quest’anno hanno mostrato non solo idee, ma anche implementazioni reali.

  • Digilens: una startup californiana specializzata in lenti olografiche per HUD automobilistici. Ha già contratti pilota con due OEM asiatici.
  • Faire.ai: un team italiano che sfrutta open banking e AI per migliorare la valutazione del credito. Partner con Banca Sella e in fase di test in Germania.
  • Fermata: soluzioni di agritech basate su visione artificiale per greenhouse intelligenti. Un progetto già attivo in 8 Paesi europei per ottimizzare le risorse idriche.

Il comune denominatore? Analisi dei dati in tempo reale, interoperabilità con sistemi esistenti e focus su problemi concreti, non su gadget appariscenti.

Dati, cloud e sovranità digitale: il ritorno del back-end

Non sono mancati gli annunci nel mondo dell’infrastruttura cloud, ma quello che colpisce è il cambio di narrazione: non più solo “scalabilità”, ma attenzione alla governance dei dati e alla compliance.

OVHcloud ha colto l’occasione per presentare nuovi servizi edge conformi alle norme europee sul trattamento dei dati sensibili. Per le aziende che operano nei settori sanitario, finanziario o dell’energia, questa svolta è cruciale.

Pragmaticamente, un grande operatore telco francese ha migrato parte del proprio traffico M2M verso OVH per evitare problematiche legate al trasferimento extra-UE e ha ottenuto un abbattimento dei tempi di latenza del 20%.

Uno sguardo critico oltre le luci di Las Vegas

Il CES resta un evento utile per tastare il polso del mercato tecnologico. Ma, come ogni anno, l’eccesso di sovraesposizione e promesse iperboliche rischia di distrarre i decision maker dalle soluzioni che davvero meritano attenzione. Quelle che ho selezionato qui non fanno solo notizia: funzionano, portano ROI, e consentono a startup, PMI e grandi imprese di innovare in modo realistico.

Per l’innovazione vera serve discernimento. E, come ogni anno, la vera sfida resta questa: distinguere ciò che è scalabile da ciò che è solo spettacolare.